Il 12 marzo 2025 si celebra la Giornata Mondiale della Consapevolezza sul Delirium (World Delirium Awareness Day), un evento annuale volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del riconoscimento precoce e dell’intervento tempestivo nel trattamento del delirium.
Il tema di quest’anno, “Clear Minds: Raising Delirium Awareness”, sottolinea l’importanza di aumentare la consapevolezza sul delirium per garantire una migliore assistenza ai pazienti.
La Dott.ssa Francesca Neviani, specialista in geriatria presso l’Ospedale Civile di Baggiovara, si dedica alla cura e all’assistenza di pazienti anziani affetti da malattie acute, riacutizzazioni di malattie croniche o disabilità complesse e ci aiuta a cipire che cos’è il “delirium”:
“Il Delirium è uno stato confusionale che insorge rapidamente e improvvisamente ed è espressione di grave sofferenza della persona dovuta a traumi fisici, emotivi e gravi alterazioni della stato di salute. Può essere dovuto a intenso dolore, febbre, infezioni, farmaci, ambienti troppo caotici, deprivazione sensoriale, interventi chirurgici, ipossia, gravi lutti o stress emotivi. Può riguardare tutte le età ed è più frequente nelle persone fragili, negli anziani e nelle persone con gravi patologie. I sintomi classici sono l’alterazione improvvisa dello stato di coscienza con iperattivazione /agitazione (delirium ipercinetico) oppure sonnolenza/rallentamento (delirium ipocinetico), difficoltà a comunicare per alterazioni del linguaggio, disorientamento, sintomi comportamentali quali agitazione, aggressività, allucinazioni e deliri. I sintomi possono fluttuare nella giornata con momenti di maggiore lucidità e momenti di maggiore confusione (tipicamente la sera e la notte). Il delirium può durare da poche ore a pochi giorni ma, in un quinto dei soggetti che lo manifestano, può perdurare per settimane o mesi con gravi conseguenze come demenza e disabilità. La durata del delirium si associa ad un aumentato rischio di mortalità. In ospedale il delirium coinvolge dal 20% al 40% dei ricoverati a seconda del reparto che osservo (per es. è più frequente nelle terapie intensive, nelle chirurgie e nelle geriatrie) ma ancora è troppo spesso sottodiagnosticato. La terapia del delirium sta nella rimozione della causa che lo ha determinato e nel supporto alla persona affetta, attraverso stimolazione sensoriale e riorientamento nello spazio e nel tempo. A volte può essere necessaria terapia farmacologica con finalità deliriolitica. Molto importante è infine il supporto ai familiari dei pazienti e il loro coinvolgimento nelle attività di stimolazione e riorientamento alla persona affetta.F.Neviani
Per maggiori informazioni www.deliriumday.com